CAPO D'ORLANDO. Dopo due stagioni di serie D, sofferta la prima con salvezza all'ultima giornata e penosa la seconda per le mille vicissitudini societarie e 4 allenatori, l'Orlandina da ieri ha ufficialmente salutato il girone I tornando in Eccellenza con sei giornate di anticipo, obiettivo minimo dopo quanto accaduto anche se ora bisognerà vedere se chi dirige la baracca sarà in grado di proseguire con un progetto degno di tale nome al piano di sotto.
A sancire l'addio e l'ennesima goleada al passivo dei giovanotti paladini è stata la matricola Leonfortese, virtualmente salva da tempo e magari con il sogno-chimera da inseguire ma senza dannarsi l'anima anche se, con la gara interna contro il Roccella da recuperare mercoledi 8, le attuali 5 lunghezze dal quinto posto non sarebbero insormontabili. E non poteva che essere Mincica, fantasista stefanese col dente avvelenato, ad aprire le danze al 9' con un tocco sotto misura sulla punizione di Candiano (conquistata dall'esordiente Rosario Barcellona, esterno classe '98) ed a chiudere i conti già al 20' con un fendente dal limite imparabile dopo triangolazione Candiano, Guerrieri, Franzese.
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