Al Borgo di Carcaci, nel comune di Centuripe, è stata inaugurata l'installazione "Eros e Psyche", alla presenza dell'artista Renato Leotta, dei curatori Claudio Gulli e Pietro Scammacca e del sindaco Salvatore La Spina. La mostra rimarrà fruibile fino al 26 settembre 2021.
Eros e Psyche fa parte di "Una Boccata d'Arte", il progetto, di respiro nazionale, è stato realizzato grazie alla Fondazione Elpis di Milano in collaborazione con la Galleria Continua di San Gimignano. Coinvolge 20 comuni in altrettante regioni italiane e lo scopo è quello di valorizzare i borghi italiani con opere "site specific" realizzate appositamente da giovani ma affermati artisti internazionali.
"Boccata d'arte - dice il sindaco La Spina - è l'inizio di una nuova stagione per Centuripe. Uscire dalla pandemia con un progetto importante come Boccata d'Arte è un dono ricevuto dalla Fondazione Elpis e dalla Galleria Continua che non smetto di ringraziare. Le straordinarie opere di Leotta emergono dal nostro territorio a ricordare l'immensa ricchezza archeologica del nostro paese, ma non rivendicano nulla, sono semplicemente un omaggio alla bellezza dell'arte e del paesaggio. Con questo progetto seguito dall'inaugurazione del nuovo polo espositivo con la mostra sulla grafica del Novecento che presenta opere di Picasso, Mirò, Kandinskij, De Chiricoe tanti altri; con l'apertura, per la prima volta, delle pitture rupestri risalenti al Neolitico; con il Festival Internazionale del Cinema Archeologico; il ritorno del superbo ritratto di Augusto e il concerto del Coro Lirico Siciliano possiamo considerare, senza alcun dubbio, Centuripe una capitale culturale della Sicilia".
Immagini archeologiche e arcaiche vengono dislocate in un contesto rurale e urbano del borgo ennese. Ad ispirare il nome della mostra diffusa è una statuetta in terracotta di Eros e Psiche che si abbracciano (circa 200 -100 a.C), ritrovata a Centuripe e attualmente parte della collezione del British Museum. Così s fondono manufatto e natura.
L'artista Leotta, dopo studi, ha pensato ad un percorso museale all'aperto composto da manifesti che rappresentano una selezione di reperti centuripini che fanno parte della collezione del British Museum, immaginando così una ipotetica sezione temporanea del Museo Archeologico Regionale.
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