Mettete un cantante rock in una piazza barocca; oppure aprite una piazza barocca ad un concerto rock. Poco importa cambiare l’ordine dei fattori, si ha sempre e comunque il BaRock festival. Siamo a Piazza Armerina, la Villa del Casale è a un soffio dal paese, ma la cittadina è tra i pochi esempi di barocco autoctono al di fuori del Val di Noto.
Nel prossimo weekend, dal 28 al 30 aprile, l’intera Piazza Armerina accoglierà gruppi e cantanti rock, con inevitabili contaminazioni d’autore, come quella di Morgan che si esibirà in un Rockquiem con il Coro lirico siciliano o le Vibrazioni che celebrano i loro primi vent’anni di carriera. Tutto gratuito. Il BaRock festival, finanziato dal Ministero del Turismo e promosso dall’amministrazione comunale di Piazza Armerina, è prodotto da Georgia Lo Faro Eventi in collaborazione con Civita e Globart: tre giorni di concerti e performance tra strade e piazze con l’intento dichiarato di valorizzare con spunti rock, ciò che di bello c’è a Piazza Armerina, a partire dal «primo barocco» siciliano rimasto intatto mentre quello del Val di Noto andava praticamente giù.
«Il BaRock festival nasce proprio dall’idea di far dialogare due mondi espressivi apparentemente distanti come il barocco e il rock. L’esuberanza e la teatralità del barocco l’hanno allontanato dai modelli classici rinnovando le necessità costruttive dell’epoca così come, a suo modo, la musica rock ha rotto gli schemi tradizionali in nome del cambiamento e del rinnovamento, basandosi sull’improvvisazione e anticonformismo», dicono dal Comune.
Sono state realizzate alcune Luci d’artista progettate da giovani artisti dalle Accademie di Belle arti italiane e Centri di Alta formazione artistica, per luoghi abbandonati, mettendo in moto un processo di rigenerazione ambientale ed urbana: Liberazione di Eleonora Contessi e Portal, Through a glass darkly di Sara Antonellis e Andrea Ioannilli nella settecentesca chiesa sconsacrata di Santa Chiara; Risveglio di Nicola Scanagatta nella tardo barocca chiesa di Sant’Anna e Linee di barocco di Maurizio Loperfido a Palazzo di Città.
Il festival inizia venerdì prossimo in piazza Garibaldi con Marco J and The Jaywalkers, nuovo progetto ibrido di Marco Gioè che schiaccia l’occhio alla black music. Quindi nella piazza della Cattedrale, Rockquiem - con il Coro lirico siciliano e l’Orchestra sinfonica diretti da Elisabetta Maschio - che partirà sì dal Requiem KV 626 di Mozart, ma se ne discosterà accogliendo Morgan, voce e piano solo. Nato da un’idea del musicista e produttore ceco Daniel Landa e del direttore del Nuovo Teatro Comunale di Bolzano Manfred Schweigkofler, il Rockquiem è stato composto nel 2002 da Stefan Wurz e debutterà proprio a Piazza Armerina. Poi l’ex Bluvertigo con una selezione dei suoi brani più popolari e le riletture della sua personale Carte Blanche, da Bowie ai Duran Duran, Pink Floyd, De Andrè.
Sabato la serata inizierà con la Sciarra’s capitanata da Alessandro Cremona; poi Inciso, piazzese doc ma proiettato su un panorama nazionale introdurrà Le Vibrazioni: Francesco Sarcina & co pescheranno dai loro 6 album per animare piazza Boris Giuliano, il centro della movida piazzese intitolata al piazzese Boris Giuliano, il vicequestore assassinato dalla mafia nel 1979, che era nato proprio a Piazza Armerina. Chiude la serata il collettivo La Scoteca.
Domenica 30 aprile, ultima serata dedicata a freestyler e cantanti emergenti del territorio: Night Skinny, Drefgold, Grelmos.
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