Si è lavorato sulla bonifica sin dalle prime ore dell’alba di ieri nella vasta area di Piazza Armerina, in contrada Bellia, dove sabato dalle 11,30 alle 20 le fiamme hanno divorato decine e decine di ettari di terreno demaniale boscato. L’attività di bonifica è durata ore: numerosi i focolai che ancora covavano. Ingenti i danni, ma per fare una stima si dovrà aspettare. Ma serve anche capire l’origine delle fiamme. La pista dolosa è quella privilegiata. Le prime immagini satellitari rivelano una serie di focolai da svariate zone, con inneschi partiti alla stessa ora. Ma ancora non c’è alcuna notizia certa.
Ieri sui terreni hanno continuato ad operare tre Canadair e un elicottero più personale di terra sia della forestale che dei vigili del fuoco. I lanci infatti erano stati sospesi nelle ore serali di sabato. La zona che ha subito i maggiori danni è quella del bosco in contrada Santa Caterina. Le fiamme hanno tra l’altro sfiorato diverse abitazioni rurali ed attività economiche e sono arrivate a lambire le strutture dell’ospedale Chiello di Piazza Armerina e l’area dell’acquedotto. Nella la zona è stata sospesa per tutto il pomeriggio l’erogazione dell’energia elettrica.
Per alcune ore il fronte dell’incendio ha superato anche il chilometro. C’è tanta rabbia nella città che ospita la Villa Romana del Casale con i suoi mosaici, circondata da ettari di boschi bellissimi che ogni anno bruciano inesorabilmente. Sui social centinaia i commenti di piazzesi misti tra la rabbia, impotenza ma anche amarezza e rassegnazione per una situazione gravissima che si ripete ogni anno con terrificante regolarità da circa una decina di anni
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