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Migrante picchiato a Piazza Armerina: così sono stati individuati i presunti aggressori

Hanno picchiato a sangue un giovane gambiano spezzandogli i denti e ne hanno minacciato un'altro per farsi consegnare la marijuana. È accaduto il 15 settembre, giorno della visita di Papa Francesco all’interno della villa comunale Garibaldi di Piazza Armerina. Per i tre presunti aggressori sono scattati gli arresti domiciliari: Ambrogio Tagliarino, di 21 anni, Salvatore Calì, di 28 anni,  Emanuele Barrile, di 24 anni.

Il migrante picchiato si era poi presentato al commissariato di Piazza Armerina per denunciare l'aggressione, la rapina subita, i calci e i pugni con cui era stato colpito. Il giovane aveva perso due denti ed era stato derubato del cellulare e del suo cappellino.

Dalle indagini gli agenti sono riusciti a individuare il primo componente del branco, grazie alla descrizione fornita dalla vittima, Ambrogio Tagliarino assiduo frequentatore della villa. Successivamente anche l'altro migrante ha denunciato l'aggressione, raccontando delle minacce per avere droga che però lui ha detto di non avere.

Gli agenti grazie anche a Facebook hanno analizzando dati e foto, verificando i dati dei tabulati di traffico telefonico sono riusciti a risalire agli altri due componenti del gruppo: Salvatore Calì ed Emanuele Barrile.

 

 

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