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Bancarelle nell’area del sito Unesco Sospeso il bando, procedura da rifare

Le modifiche al regolamento sulle quali si pronuncerà il consiglio comunale potrebbero azzerare la gara

PIAZZA ARMERINA. Sospesi per 10 giorni i termini per la presentazione delle istanze del bando di concorso pubblico per l’assegnazione in concessione decennale di 26 posti nella nuova area commerciale della Villa Romana del Casale. Il dirigente responsabile dell’ufficio Commercio, Paolo Gabrieli, con proprio provvedimento ha congelato fino al 21 gennaio il futuro dei nuovi box commerciali in legno del sito archeologico, “in attesa di ulteriori determinazioni del consiglio comunale che si riunirà, con procedura d’urgenza, entro breve termine”. Una sospensione che nei prossimi giorni potrebbe trasformarsi in una revoca in autotutela del bando pubblico stesso, con la gara che verrebbe in questo modo cestinata in attesa del riavvio di tutto l’iter.

Il consiglio comunale, infatti, accogliendo le richieste di Confcommercio, Confesercenti, Fiva, Anva e Cna, ha deciso di annullare il proprio precedente regolamento in materia di assegnazione dei box per la vendita dei souvenir del sito Unesco. Il testo è alla base del bando dell’ufficio Commercio, per cui lo stralcio del regolamento comporterà automaticamente lo stralcio della gara. I gruppi politici vogliono mettere a punto una nuova disciplina del sistema dei punteggi in grado di blindare gli attuali 30 operatori del sito archeologico che da decenni lavorano alla Villa Romana del Casale. I criteri attuali non garantivano tutti i venditori di souvenir. Tanto che nei giorni scorsi i sindacati avevano promosso una serie di sit in di protesta sotto il palazzo comunale e minacciato il ricorso al Tar contro il bando. Una parte dei sindacati, intanto, insiste per quella che viene considerata “la strada maestra” per risolvere la questione, quella di procedere al cambio della licenza dall’attuale tipologia C (itinerante) alla A (a posto fisso), quest’ultima considerata un diritto acquisito da parte dei titolari delle bancarelle. In questo modo tecnicamente il passaggio dei venditori dalla strada provinciale 90, dove si trovano adesso, alla nuova zona commerciale, sarebbe considerato un mero trasferimento. In pratica in questo caso sarebbe necessario solo un bando “interno”, cioè riservato agli attuali venditori con il solo fine di stabilire l’ordine di scelta delle postazioni di vendita di recente costruzione. La strada del cambio di licenza, però, è stata più volte considerata dall’amministrazione comunale “non percorribile”. L’aula nei prossimi giorni dovrà rimettere mano al testo che disciplina la materia, concertando le nuove disposizioni con la giunta e gli uffici comunali competenti.

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