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Cala il numero di imprese in provincia

Resi noti i primi dati relativi allo scorso anno, ancora in negativo la differenza fra le nuove aziende e chi non ce l’ha fatta

ENNA. La forma giuridica predominante delle 15729 imprese iscritte allo scorso 31 dicembre alla Camera di commercio è quella di impresa individuale. Lo dicono i dati ma non ancora definitivi forniti dall'ente camerale ennese sul bilancio consuntivo 2012 e che dicono che 11944 imprese pari al 75,94 per cento sono individuali. Per il secondo anno consecutivo il saldo tra le nuove imprese è quelle che hanno chiuso i battenti è in negativo, nel 2012 di 99 unità con un decremento dello 0,62 per cento. Le altre forme giuridiche tutte in costante crescita vedono le società di capitali, 1586 imprese pari al 10,08 per cento, di persone 1255 e 7,98 mentre 944 le cosiddette "altre forme" equivalenti al 6,32 per cento. Al saldo negativo di 99 unità si devono aggiungere altre 57 cessazioni di ufficio e quindi il dato definitivo è di 157 unità. In sintesi delle 15729 imprese iscritte, 14167 ovvero il 90 per cento sono attive. Tra quelle non attive 443 sono in scioglimento o in liquidazione e 203 con procedure concorsuali. Per quanto riguarda le dinamiche interne, il numero maggiore di imprese sono quelle agricole 5507, il 35 per cento sul totale. Seguono quelle del commercio 3523, il 22,40, le costruzioni, 1724 e 10,96, Attività manifatturiere 1113, il 7,08, e le attività dei servizi di alloggio e ristorazione 777 e 4,93 per cento. Dall'analisi settoriale si evidenzia che tra i settori più importanti quello che mostra un risultato positivo è Attività dei servizi di alloggio e ristorazione +21 imprese e 2,78 per cento, mentre si evidenzia una perdita nei settori Agricoltura -116 pari a -2,06, Commercio -12 -0,33, Costruzioni-47, -2,65 e Attività manifatturiere -18 -1,59. Per quanto riguarda il settore artigiano sono 3420 quelle iscritte, il 21, 80 per cento del totale ma con un decremento nel 2012 di 51 unità pari all'1,46 per cento. "Dietro ai saldi di fine anno si muovono due dinamiche contrapposte che animano, già da alcuni anni, l'andamento demografico dell'imprenditoria provinciale - commenta il segretario generale della Camera di Commercio Santo Di Bella - la prima tendenza riguarda l'evoluzione positiva delle società di capitali, che continuano ad aumentare e rafforzare il proprio peso sullo stock di imprese. La seconda coinvolge invece le imprese più piccole, soprattutto quelle nella forma di ditte individuali che pur rappresentando tuttora la forma giuridica più diffusa continuano a ridursi, a conferma delle difficoltà che condizionano gli operatori di piccole dimensioni e meno strutturati".

 

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