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Piazza Armerina, Pediatria non chiude. Nigrelli: l’Asp rispetti il piano aziendale

PIAZZA ARMERINA. «Disposizione di servizio revocata, il reparto di Pediatria del Chiello per ora rimane aperto e operativo, ma considero quello che è successo una vera e propria provocazione, non me la spiego in altro modo». Il sindaco Carmelo Nigrelli, prima autorità sanitaria della città, non ha ancora digerito quello che nella sostanza considera un tentativo di chiusura del reparto del presidio sanitario armerino. «Una comunicazione del dipartimento materno infantile con la quale sabato si sospendevano i ricoveri ordinari nel reparto di Pediatria del Chiello e si stabiliva il trasferimento dei ricoverati a Enna, cioè di fatto una chiusura, proprio mentre stiamo discutendo a livello regionale sulla possibilità di rientrare nelle deroghe alla chiusura dei punti nascita», spiega il primo cittadino, il quale ha scritto alla Prefettura di Enna per informarlo della vicenda, non senza alludere a possibili problemi di ordine pubblico legati ad una chiusura. Domenica l'inquilino di Sala delle Luci, dopo la tensione di nuovo scoppiata tra il personale ospedaliero, tra i sindacati e i comitati cittadini Pro Chiello, avrebbe avuto anche un durissimo scambio di battute telefonico con alcuni dirigenti dell'Asp di Enna per ribadire come «inaccettabile ogni ipotesi di chiusura» del reparto. Già il nosocomio piazzese ha dovuto subire l'onta della chiusura del reparto di Maternità e da due anni al Chiello, e quindi a Piazza Armerina, non si nasce più. Il personale medico e infermieristico vive mesi di fibrillazione, nell'attesa di conoscere il futuro del reparto. Sia il sindaco Nigrelli che i rappresentanti dei comitati, come Massimo Di Seri, hanno chiesto un incontro urgente con il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. «La questione ormai non è di carattere tecnico, ma politica, chiederò al governatore siciliano l'attuazione del piano aziendale del Chiello da parte dell'Asp, un numero di 120 posti letto e la tutela delle eccellenze come Nefrologia e Ortopedia», ricorda Nigrelli. Proprio sulla Pediatria appena qualche settimana fa la città aveva vissuto ore di passione per un episodio simile, con un provvedimento di sostanziale ridimensionamento del reparto piazzese poi rientrato dopo pochi giorni. Assemblee sindacali e politiche, consiglio comunale, protesta dei comitati cittadini e polemiche dure. Nei prossimi giorni una delegazione istituzionale piazzese dovrebbe essere ascoltata anche in seno alla commissione Sanità all'assemblea regionale siciliana, dove si sta discutendo del futuro dei punti nascita minori

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