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Parcheggio selvaggio, monta la protesta ad Enna

ENNA. Il segnale stradale verticale rosso e blu campeggia lì da molti anni. Ed è pure oggettivamente ben visibile. Ma il divieto di sosta per le auto, apposto lungo la via Volta - la stradina su cui si affaccia la Posta centrale e che collega la centralissima piazza Garibaldi e il viale Caterina Savoca con il Belvedere e la strada Panoramica - resta praticamente sempre inosservato dai più. In diverse occasioni sono state raccolte lamentele e segnalazioni da parte di cittadini e in particolare dagli utenti delle Poste che reclamano appunto l'osservanza del divieto, utile non solo a garantire il regolare fluire delle auto in doppio senso lungo la strada, ma altresì a rendere "inoffensive" per il traffico automobilistico e pedonale anche le frequenti e imprescindibili operazioni di carico scarico dei furgoncini di servizio delle Poste. Attività queste, invece, gravemente ostacolate dalla presenza di auto in sosta selvaggia. Un problema, quello dell’inosservanza che si trascina, ed ormai sembra essersi consolidato in città, al punto che nessuno ci fai mai caso. Una vera e propria consuetudine e si sa che la consuetudine, specie se protratta negli anni, viene letta come norma, o quasi.


«La pattuglia gira continuamente per la città monitorando strade principali e non - replica il comandante della Polizia municipale Aldo Gloria - Quando il personale rileva le infrazioni, le sanziona secondo legge. Ma purtroppo non abbiamo le risorse umane sufficienti a coprire e monitorare ininterrottamente tutte le aree della città.Se come segnalato, in via Volta esiste un problema di sosta selvaggia - continua Gloria - attenzioneremo maggiormente l'area, onde evitare e scoraggiare il ripetersi di questi episodi».

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