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Blitz a sorpresa dei vigili al depuratore di Piazza Armerina, quattro volte su cinque è spento

Cinque ispezioni a sorpresa della Polizia municipale all’impianto di contrada Indirizzo per verificarne il funzionamento

PIAZZA ARMERINA. Cinque ispezioni a sorpresa della Polizia municipale al depuratore di contrada Indirizzo per verificarne il funzionamento. Quattro volte su cinque l'impianto sarebbe stato trovato «spento» dai vigili urbani che hanno effettuato i controlli su mandato della commissione consiliare d'indagine sulla gestione della rete idrica e fognaria della città dei mosaici. L'esito dei sopralluoghi è finito in un verbale, una relazione finale del settore Ambiente del Comando della Polizia municipale nella quale vengono elencate le fasi del monitoraggio effettuato dall'esterno del depuratore.

Ad esempio il primo sopralluogo risale al 26 maggio, alle 12, e dai luoghi controllati e fotografati l'impianto sarebbe apparso ai vigili «spento», con la «nastropressa ferma». Stesso esito al controllo del 31 maggio e a quello del 9 giugno. Poi si arriva a fine giugno e ad agosto, con ulteriori verifiche. «C'è da precisare che, sia nelle date dei sopralluoghi che durante controlli di viabilità nella zona, mai sono stati notati mezzi che trasportavano fanghi», ha scritto nella relazione il commissario della Polizia Municipale Walter Campagna, responsabile del settore Ambiente e Viabilità. Solo in uno dei cinque controlli, a fine agosto, l'impianto si sarebbe presentato ai vigili urbani come attivo, con la nastropressa funzionante. Il verbale è ora finito sul tavolo della commissione d'indagine consiliare.

L'organo speciale consiliare ha messo d'accordo maggioranza e opposizione, centrodestra e centrosinistra, ed è stato istituito a fine febbraio su proposta della commissione Lavori pubblici presieduta da Francesco Alberghina. Finora è stata disposta l'audizione di ex funzionari comunali in pensione, ex tecnici che hanno avuto la responsabilità di guidare l'impianto di depurazione negli anni scorsi, sono stati acquisiti diversi atti amministrativi e la stessa commissione d'indagine ha effettuato un sopralluogo in contrada Indirizzo, mentre sono stati già passati al setaccio una serie di dati sul rapporto tra i costi di mantenimento dell'impianto e gli introiti legati al canone di depurazione pagato in bolletta, con il supporto di un consulente esterno all'organo consiliare.

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