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Cantieri di servizio, sbloccati i fondi per i Comuni ennesi

Il responsabile Uil: «Potranno retribuire solo quelli che hanno i conti in ordine ovvero siano a posto con la rendicontazione»

ENNA. Dalla prossima settimana i Comuni che sono a posto con la rendicondazione potranno anticipare le somme per pagare i lavoratori dei cantieri di servizio ex reddito minimo di inserimento, che da circa un mese hanno ripreso a lavorare ma che non hanno ancora percepito nessuna indennità.
È stato questo l'esito della trasferta palermitana di una delegazione di lavoratori leonfortesi di questo settore che con in testa il responsabile regionale Uil per i cantieri di servizio l'ennese Calogero Falcone si sono recati all'assessorato regionale al Lavoro per cercare di sbloccare i pagamenti di questi soggetti impegnati in comuni delle province di Enna e Caltanissetta che complessivamente assommano a circa milletrecento di cui millecinquanta nei venti comuni dell'Ennese.
Falcone insieme ai lavoratori ha parlato con i dirigenti dell'assessorato ed alla fine si è arrivati all'importante conclusione che è stato sbloccato dallo stesso assessorato il piano di riparto delle somme da assegnare ai vari comuni e che complessivamente assommano a circa quattro milioni e trecentocinquantamila euro di cui tre milioni e quattrocento mila per i venti comuni della provincia di Enna.
«Con lo sblocco del piano di riparto i comuni adesso sono nelle condizioni di poter anticipare le somme per pagare i lavoratori – ha commentato Falcone – ma questo lo potranno fare solamente quelli che hanno i conti in ordine ovvero siano a posto con la rendicondazione».
Questo il piano di riparto per ogni singolo comune della provincia di Enna per il 2014.
Eccolo, nel dettaglio: Agira 389 mila euro; Aidone 76 mila; Assoro 77 mila, Barrafranca 654 mila, Calascibetta, 60 mila, Catenanuova 173 mila, Centuripe 113, Cerami 17 mila, Enna 428 mila, Gagliano 41 mila, Leonforte 658 mila, Nicosia 92 mila, Nissoria 45 mila, Piazza Armerina 235 mila, Pietraperzia 86 mila, Regalbuto 106 mila, Sperlinga 17 mila, Troina 23 mila, Valguarnera 71 mila, Villarosa 68 mila.
Lo scorso mese di agosto, la rabbia degli addetti dell’ex reddito minimo di inserimento si è fatta sentire in piazza Coppola, davanti al palazzo di città.
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