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Catenanuova, una raccolta di firme contro l’Aro

Stasera in piazza Marconi si svolgerà un’assemblea per contestare i costi onerosi che ricadono sulle tasche dei contribuenti

CATENANUOVA. S'infiamma la polemica sulla gestione degli Aro. Settecentodieci catenanuovesi, attraverso una raccolta firme, hanno messo nero su bianco e chiedono la modifica di quanto disposto dagli amministratori comunali in merito all'affidamento del servizio. Si chiede venga fatto con gara pubblica e non con affidamento diretto, in house. Stasera in piazza Marconi, alle 19, si svolge un'assemblea pubblica per dare forza a questo dissenso. Il declamato "ambito rifiuti ottimale" costituirebbe, infatti, un onere pesantissimo sulle tasche dei catenanuovesi e avrebbe ben poco di ottimale, anzi sarebbe più oneroso del già noto Ato, Ambito territoriale ottimale. Almeno così come è pensato e stabilito con la delibera di giunta di qualche mese addietro, insomma, l'Aro, non va bene. E ciò che non piace ai catenanuovesi, principalmente, è la modalità di affidamento del servizio, che avverrà nella forma comunemente detta in "House", termine inglese che indica "gestito in casa", che tradotto in termini più comprensibili significa ovvero aggiudicato senza gara pubblica; sistema quest'ultimo che fa abbassare notevolemente i costi del servizio e garantirebbe trasparenza anzichè clientelismo. Con la forma in house, si aprirebbe, secondo il Comitato cittadino, una lunga trafila di clientelismo che mira a far lavorare quanti sono "vicini" alle amministrazioni comunali a discapito dei cittadini che dovranno però accollarsi le spese. L'Aro in queste modalità, non piace ai catenanuovesi come non era piaciuto ad alcune forze politiche locali. Gìà a maggio, non appena stilato dall'amministrazione del sindaco Aldo Biondi, l'Aro veniva pesantemente contestato dal gruppo di minoranza, rappresentato da Rinascita per Catenanuova. «Troppo oneroso per le casse comunali, e quindi per i cittadini su cui ricadono poi le spese di gestione, il costo della gestione della spazzatura» annunciava già allora Rinascita per Catenanuova che effettuò anche un elenco con i costi eccessivi e propose di tagliare le spese. Di fatto nulla si fece. E, la proposta di Rinascita per Catenanuova che elencava le modalità per tagliare le spese eccessive rimase inevasa. Secondo il gruppo si sarebbero risparmiati 5 mila euro l'anno. Con una nota indirizzata al sindaco Aldo Biondi, al presidente del consiglio, Prospero Castiglione, al presidente dell'assemblea e sindaco di Regalbuto, Francesco Bivona, all'ufficio Aro e agli ingegneri Di Salvo e Intili - che hanno redatto il piano di intervento per la gestione rifiuti, per i comuni di Catenanuova, Centuripe e Regalbuto -, i componenti del gruppo di Rinascita per Catenanuova, nonchè consiglieri comunali nel gruppo di opposizione (Gaetano Bartolotta, Pino Castelli, Adele Mazzaglia, Antonella Passero, Irene Punzi), avevano proposto di applicare dei cambiamenti nel Piano per la gestione dei rifiuti in modo tale da portare avanti un taglio della spesa. Tra le proposte quella dell'affidamento per gara, lamentando per altro che su Regalbuto il servizio di spazzamento e pulizia delle strade si farebbe su 868 ore mentre su Catenanuova occorre la metà del tempo, 400 ore, per Centuripe bastano 245 ore, quindi non si comprendeva il motivo per cui la spesa venisse ripartita in parti uguali. Catenanuova così subiva un danno di 5 mila euro.

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