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«Se non paghi, ti brucio vivo»: arrestato estortore a Troina

Con questa minaccia, e altre frasi intimidatorie, un catanese di 39 anni, Santo Bonaccorsi, sarebbe riuscito a spillare 8.300 euro in poche settimane a un operaio

TROINA. «Se non paghi, ti brucio vivo». Con questa minaccia, e altre frasi minatorie dello stesso tenore, un catanese di 39 anni, Santo Bonaccorsi, sarebbe riuscito a spillare 8.300 euro in poche settimane a un operaio di Troina, che per pagare si sarebbe indebitato con parenti e amici. Il presunto estortore, per dare forza alla sua minaccia, avrebbe aggiunto di appartenere alla mafia catanese. Per questo Bonaccorsi, che è incensurato, è stato sottoposto a fermo e associato al carcere catanese di Piazza Lanza. Il fermo è stato compiuto dagli agenti della Squadra Mobile di Enna e dal Commissariato di Leonforte, diretti rispettivamente dai vicequestori Giovanni Cuciti e Salvatore Tognolosi, a seguito di un'indagine-lampo.

A emettere il provvedimento è stato il sostituto procuratore di Enna Francesco Rio, appena è scaduto l'ultimatum dato alla presunta vittima per pagare. Anche perché, Bonaccorsi, avrebbe manifestato la volontà di fuggire in Germania. Numerose e cruente le espressioni utilizzate per le minacce: «Buschi le botte… ti taglio tutto… ti rompo le corna… ti gonfio… ti do un colpo di coltello in faccia… ti carico un colpo di coltello che ti mando in ospedale». Oltre 8 mila euro li avrebbe ottenuti da giugno a oggi.

 

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