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Enna, settanta arterie chiuse o dissestate: via ad un coordinamento

ENNA. Un territorio quello del centro Sicilia a forte rischio di dissesto idrogeologico. Lo ribadisce per l'ennesima volta l'Ance di Enna, Caltanissetta ed Agrigento attraverso i rispettivi presidenti Vincezo Pirrone Michelangelo Geraci e Carmelo Salamone. In particolare nelle province di Enna, Caltanissetta ed Agrigento, le strade sono tali solo sulle mappe e dove percorrere poche decine di chilometri può essere, specie in inverno, un calvario.

Un'area di quasi 1 milione di abitanti dai Nebrodi fino al vallone nisseno con oltre 70 strade chiuse o dissestate tra provinciali e statali, con 40 Comuni in cui la sorte dei cittadini che hanno bisogno di cure è affidata alle fortune metereologiche. Il transito su alcune strade di accesso infatti è limitato e rischioso. In pratica circa 1700 km sono lasciate in assoluto abbandono. Così i costruttori dell'Ance delle 3 province hanno deciso di avviare un coordinamento che possa far valere le ragioni di questi territori.

«I nostri territori patiscono due gravi calamità - afferma Salamone - il loro abbandono e dunque il dissesto che ne consegue e l'abbandono istituzionale, vera causa del degrado infrastrutturale. Occorre avviare un confronto tecnico-progettuale con la Regione e poi con il Ministero infrastrutture per dare corpo ad un intervento risolutivo che finora non c'è stato».

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