ENNA. Ancora proibito utilizzare l’acqua per fini diversi da quelli igienici. L’Asp di Enna martedì ha iniziato a campionare il prezioso liquido a Cerami e Niscemi ma si ipotizza che per chiedere di revocare l’ordinanza dei sindaci dei 14 comuni serviti dall’Ancipa si dovrà attendere questo fine settimana o al massimo i primi giorni della prossima. A darne conferma Giuseppe Stella, direttore del Dipartimento di prevenzione per la salute. Ieri si sarebbe dovuta prelevare dell’acqua dal comune di Barrafranca, nel pomeriggio si aspettava la conferma per procedere anche a Leonforte, Assoro e Nissoria.
Oggi dovrebbe toccare a Enna. «Per avviare i campionamenti abbiamo dovuto attendere che l’erogazione dell’acqua fosse più costante – dice Stella – altrimenti il rischio era di analizzare dell’acqua con residui pregressi e ricavare valori alterati». E si dovrà pazientare ancora qualche giorno perché in laboratorio analisi ci sono dei tempi tecnici da rispettare. Sicilia Acque, ha fatto sapere anche all’azienda sanitaria, che «l’emergenza dovuta al mal funzionamento dei potabilizzatore sarebbe rientrata ma che ancora i valori di manganese risultano alterati», l’acqua avrebbe ancora un grado di torbidità che non consente l’uso potabile.
L’emergenza nel capoluogo è oramai rientrata, qualche criticità si registra nella zona del Bruchito (per andare verso Caltanissetta), che attinge dalla condotta principale gestita da Sicilia Acqua ma gradualmente tutti i quartieri della città, qualcuno di mattina altri nel pomeriggio o in serata sta ricevendo l’acqua. Il processo metto in atto sarà costante ma lento. Dipenderà infatti dalla quantità d’acqua erogata, dalle condotte ma soprattutto dalla pressione dell’acqua. Non si tornerà alla normalità, quindi con i consueti turni di erogazione prima di sabato.
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