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Sequestro della facoltà di medicina rumena, la decisione al gip

ENNA. Spetterà a un Gip del Tribunale di Enna, entro domani, il compito di convalidare o meno il sequestro preventivo urgente, deciso dal procuratore Calogero Ferrotti, dei locali dell’ospedale Umberto I dove, fino all’altro ieri, si stavano svolgendo i corsi propedeutici alle lezioni dell’università Dunarea de Jos di Galatj, in Romania.

Gli atti sono passati dal secondo piano del Palazzo di Giustizia al pianterreno, dove il Gip adesso deve fissare un’udienza.  Poi eventualmente, sia in caso di convalida che di dissequestro, sarà possibile ricorrere al Tribunale del Riesame, che per questo tipo di procedimenti è sempre a Enna. L’inchiesta, come detto, è diretta dal procuratore e condotta dai finanzieri della Compagnia di Enna. Ieri dalle Fiamme Gialle, che hanno apposto i sigilli mercoledì mattina ai locali di parte del piano zero dell’ospedale a Enna bassa, è giunta qualche informazione in più.

I reati ipotizzati per i quattro indagati – l’ex parlamentare Vladimiro Crisafulli, legale rappresentante della Fondo Proserpina srl, il direttore generale dell’Asp di Enna Giovanna Fidelio, l’ex commissario straordinario Giuseppe Termine e il direttore sanitario Emanuele Cassarà – sono a vario titolo concorso in abuso d’ufficio e invasione di terreni o edifici. L’inchiesta ha ad oggetto la “Fondazione Proserpina”, costituita nel 2011 con la finalità di sostenere o attivare iniziative didattiche e scientifiche integrative o complementari a quelle dell’Università Kore di Enna.

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