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Fiamme alla porta di casa, intimidazioni al sindaco cinquestelle di Pietraperzia

 PIETRAPERZIA.  È stato incendiato, nottetempo, il portone di casa del sindaco di Pietraperzia Antonio Calogero Bevilacqua. Un secondo portone, di una famiglia che abita di fronte al primo cittadino, incendiato forse per sbaglio. Il gravissimo attentato è stato messo in atto nella notte fra sabato e domenica.

Ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile il portone di ingresso della casa del sindaco Antonio Bevilacqua  in via IV Novembre, nel centro storico e a poca distanza dal castello Barresio. Non soddisfatti,  i malviventi hanno cosparso di liquido infiammabile anche il portone di una famiglia che abita di fronte al sindaco nella sovrastante via Tortorici Cremona.

Si pensa che i malintenzionati, nel secondo caso, abbiano sbagliato bersaglio. Infatti la casa del sindaco Antonio Bevilacqua si affaccia anche in via Tortorici Cremona ma di fronte alla seconda abitazione danneggiata dal fuoco. Intanto, in paese sono arrivati i vertici Provinciali dell’Arma  e anche i carabinieri della Compagnia di Piazza Armerina e  militari dell’Arma del Sis, Sezioni Investigazioni Scientifiche di Enna. Il grave attentato ai danni della casa del sindaco segue di circa quattro mesi l’attentato ai danni dell’automobile del comandante la stazione cittadina dei carabinieri, il maresciallo maggiore Giuseppe Castrovilli.

Lo scorso 28 dicembre, infatti dei malviventi, ancora senza un volto e senza un nome, avevano esploso colpi di fucile caricati a pallettoni contro la sua automobile parcheggiata davanti alla caserma carabinieri di viale San Giovanni Bosco. Intanto stamattina, in Facebook Comune di Pietraperzia Antonio Bevilacqua,  stamattina è comparso un messaggio corredato dalle fotografie del portone danneggiato. “Questa notte il sindaco Antonio Bevilacqua e tutta la sua famiglia – si legge nel messaggio Facebook - sono stati oggetto di un gravissimo attentato che, solo per fortuna, non è volto al peggio. È stato dato alle fiamme uno dei due portoni di ingresso e volevano incendiare anche l'altra porta (per fortuna sbagliando bersaglio). Il fuoco è stato spento dopo meno di mezz'ora grazie all'allarme dei vicini, quando ormai la casa era già inondata dal fumo.

Il sindaco, l'amministrazione ed i consiglieri svolgono con tutte le proprie energie il mandato che è stato loro assegnato dalla cittadinanza senza risparmiarsi sin dal primo giorno. Da quella stessa cittadinanza vorremmo oggi sapere da che parte sta”.

Il sindaco Antonio Calogero Bevilacqua, da parte sua, dichiara: “Ormai siamo arrivati alla frutta. È veramente grave che il delinquente di strada o il criminale di spessore, chiunque esso sia, abbiano potuto colpire le massime istituzioni del nostro paese (il maresciallo dei carabinieri prima e il sindaco dopo)”. E continua: “I due attentati probabilmente saranno stati determinati da fatti stupidi”. “È altrettanto grave – continua il sindaco Bevilacqua – che, in entrambi i casi,  il rispetto delle normali regole non venga accettato e vengano messi in atto comportamenti fuori da ogni logica se non quella mafiosa”. E conclude: “Pietraperzia deve avere il coraggio di ribellarsi a questa mentalità e chiunque deve rispettare le regole di una società civile”.

I parlamentari regionali e nazionali del M5S sono vicini ad Antonio Bevilacqua, sindaco 5Stelle di Pietraperzia, e alla sua famiglia, vittime questa notte di un vile gesto intimidatorio. Ignoti hanno dato alle fiamme uno dei due portoni di ingresso di casa del primo cittadino.

“Fatti del genere – dicono i deputati M5S – non fanno che rafforzare la consapevolezza di stare procedendo nella direzione giusta e, sicuramente, rafforzeranno la già ferrea determinazione di Antonio ad andare avanti senza tentennamenti”.

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