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Nicosia, oltre un milione di euro dal "Patto per la Sicilia"

NICOSIA. Arrivano in città 1,5 milioni di euro dal "Patto per la Sicilia". Finanziati due progetti, che erano stati presentati lo scorso autunno.

Il primo progetto, per 700 mila euro, è relativo al restauro e superamento delle barriere architettoniche del Municipio. Con il secondo progetto, per 800 mila euro, si metterà in sicurezza l' antica chiesa di San Michele. A dare la notizia è il sindaco Luigi Bonelli.
"Siamo rientrati nel Patto per la Sicilia - conferma Bonelli - con due progetti che avevamo presentato lo scorso autunno per due opere che per la città riteniamo di analoga importanza. Daremo nuova vita all'androne del Palazzo comunale e soprattutto abbatteremo le barriere architettoniche con il collocamento di due ascensori trasparenti che consentiranno a tutti di raggiungere agevolmente il primo e il secondo piano dell' immobile".

Il palazzo, edificato nel XIX secolo, ha un bell'androne con pietra a faccia vista, ormai molto sporca, e un bel lampadario che pende dal lucernario che l' illumina lo spazio sottostante. L' intera area dell' androne sarà recuperata e restaurata, compresi il lampadario e il lucernario. Gli ascensori, invece, verranno collocati ai lati dell' antica scala che dà l' accesso ai due piani del palazzo che sono di difficile accesso, proprio per la presenza delle scale.

Non meno importante il progetto, finanziato con 800 mila euro, per liberare finalmente la chiesa di San Michele dall'impalcatura che da decenni incarcera la torre pericolante. La chiesa di San Michele Arcangelo, nell'omonimo e antico quartiere arabo, soffre da decenni di gravissimi problemi statici che interessano sia il corpo dei locali dedicati al culto, sia la torre. Problemi che, da altrettanti anni, si è detto possono risolversi con consolidamento che dovrà tenere conto, risolvendone le cause, della diversità morfologica e di composizione dei terreni su cui sorge l' antica chiesa risalente ai secoli XI - XII con la maestosa torre quattrocentesca, da anni incarcerata da una struttura in legno per prevenire crolli e cedimenti, e le absidi normanne.

Il progetto definitivo venne depositato nell'autunno del 2011, ma la Soprintendenza non è potuta intervenire per mancanza di fondi. Gli 800 mila euro finanziati non consentiranno la realizzazione dell' intero progetto, ma almeno la torre verrà liberata dall'impalcatura.

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