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Il blitz della polizia in aula a Piazza Armerina, la preside: l’assemblea era autorizzata

Lidia Gangi

Che si trattasse di un’assemblea autorizzata è la dirigente scolastica della Majorana-Cascino, Lidia Gangi a confermarlo. La dirigente della scuola Majorana-Cascino di Piazza Armerina, dove ieri la polizia ha identificato alcuni studenti, spiega che intono alle 9,40 la Polizia sarebbe entrata nei locali della scuola chiedendo proprio della dirigente. «Non essendo in sede, uno degli insegnanti, che ha il ruolo di animatore digitale e, dunque, seguiva i collegamenti video, mi ha contattata e mi ha passato al telefono l’ispettore, che m’ha chiesto se l’assemblea fosse autorizzata perché avevano avuto una segnalazione da Enna». La preside ha rassicurato il poliziotto, ma dopo la telefonata i ragazzi che figuravano tra gli organizzatori sono stati identificati.

«L’assemblea congiunta - continua la preside - è stata richiesta dai rappresentanti di classe sulla base di programmazione con la consulta provinciale e ha visto la partecipazione, attraverso piattaforme meet, degli alunni collegati dalle singole classi e del rappresentante dell’associazione Meglio Legale, Pierluigi Gagliardi, che ha presentato agli studenti un quadro normativo chiarendo subito che l’obiettivo dell’associazione è quello di argomentare tesi circa l’auspicato utilizzo legale della cannabis per contrastare i fenomeni di criminalità connessi con lo spaccio clandestino».

«Il tema della legalizzazione della cannabis è all’ordine del giorno nel dibattito pubblico e istituzionale, se n’è discusso anche nelle aule parlamentari. Le assemblee di istituto sono un diritto garantito degli studenti, offrono la possibilità di approfondire temi d’interesse generale: l’irruzione si configura come un pericoloso atto intimidatorio nei confronti di ragazzi - molti dei quali minori - che nella serenità delle aule scolastiche si sono visti arrivare gli agenti di polizia. Non si capisce quale possa essere l’imputazione che ha spinto la questura di Enna a mandare il controllo. Andremo fino in fondo per capire cosa è successo»,  spiega Antonella Soldo, coordinatrice di «Meglio legale», che organizza incontri e dibattiti di informazione in scuole superiori e università: cento gli appuntamenti tenuti dall’associazione nell’ultimo anno.

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