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La questura smentisce: «Gli studenti di Piazza Armerina non sono stati identificati»

La questura di Enna smentisce che ci sia stata un’identificazione di studenti all’assemblea d’istituto della scuola superiore Majorana-Cascino di di Piazza Armerina, incentrata sul tema della legalizzazione della cannabis.

«Con riferimento agli articoli di stampa apparsi dal pomeriggio di ieri ed in data odierna su alcune testate giornalistiche circa l’intervento della polizia di Stato presso un istituto superiore scolastico di Piazza Armerina», la questura di Enna fa sapere di «aver intrapreso le opportune iniziative volte a ricostruire l’episodio. Dalle prime ricostruzioni, è emerso che nella mattinata di ieri personale del Commissariato di Piazza Armerina in abiti civili ha preso contatti con i responsabili dell’istituto superiore E. Majorana-A. Cascino, ma risulta destituita da ogni fondamento la notizia che gli studenti partecipanti all’assemblea siano stati formalmente identificati e che la stessa sia stata interrotta e/o ritardata. Si precisa altresì che qualsiasi attività condotta presso l’istituto scolastico comunque non avrà alcun seguito».

L’assemblea, come confermato dalla preside Lidia Di Gangi, era stata regolarmente richiesta dagli studenti ed autorizzata, con la partecipazione da remoto di Pierluigi Gagliardi, rappresentante dell’associazione Meglio Legale, per affrontare il tema da anni dibattuto della legalizzazione della cannabis, con i chiarimenti sul quadro normativo e sul lavoro dell’associazione, che ha come scopo argomentare le tesi in favore della legalizzazione della cannabis per contrastare la criminalità connessa con lo spaccio.

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