ENNA. Trecentocinquantadue tonnellate di rifiuti riciclati, circa 45 mila euro di risparmi per mancato conferimento in discarica e quasi 3 mila alberi risparmiati e oltre 700 tonnellate di petrolio non utilizzato. Sono i numeri del 2014 dell'Ecopunto del capoluogo, il centro privato di conferimenti rifiuti differenziati gestito da una cooperativa e dove in cambio alla spazzatura conferita i cittadini associati ricevono in baratto generi di prima necessità. Un risultato di tutto rispetto se si considera che la media è di quasi una tonnellata al giorno compresi i sabato e la domenica e i giorni festivi quando il centro di raccolta è chiuso.
Ma i numeri potevano essere di gran lunga migliori se si considera che per motivi burocratici e la perenne emergenza in cui versa la società Ennauno cui l'Epocopunto poi destina i rifiuti differenziati il centro di raccolta è stato chiuso per quasi 2 mesi. Ma ad ogni modo l'Ecopunto è una realtà del capoluogo e quando viene messo nelle condizioni di poter svolgere regolarmente la propria attività riesce a stoccare non meno di 3 tonnellate e mezzo al giorno di frazioni secche di rifiuti, in pratica circa il 10 per cento di tutti i rifiuti prodotti ogni giorno in città. Ad oggi i soci dell'Ecopunto sono oltre 4 mila. Ma considerando che ogni tessera equivale ad una famiglia, facendo la media di 4 persone a nucleo famigliare le persone che differenziano sono circa 16 mila, poco più della metà della popolazione ennese.
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