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IL CASO

Una guerra di decreti getta nella paralisi la Camera di commercio di Messina

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La Regione blocca la composizione degli organi collegiali: troppe anomalie

ENNA. I sindacati Cgil, Cisl e Uil che rappresentano i dipendenti della camera di commercio chiedono l'apertura di un tavolo di trattative in prefettura. E continuano ad occupare il palazzo della Camera e a chiedere con forza l'accorpamento con le camere di commercio della sicilia orientale Catania Siracusa e Ragusa. Intanto, l'assessore regionale alle attività produttive Linda Vancheri ha annullato il vecchio decreto di composizione del consiglio camerale ed ha notificato a tutte le organizzazioni il relativo decreto. Nelle more continua a governare il commissario Franco De Francesco.

Una decisione che ha fatto infuriare il presidente della Confcommercio Carmelo Picciotto che ha minacciato di portare le carte in procura. Picciotto sventola una sentenza del tribunale amministrativo che intima alla camera di commercio di procedere all'insediamento di un consiglio camerale ma non specifica certo di fare insediare un consiglio frutto di conteggi errati. E in questo senso, il decreto dell'assessore alle attività produttive Linda Vancheri, non fa una grinza e parte da un dato: per la composizione dei numeri, cioè dei posti da assegnare in consiglio camerale, è tutto da rifare. Nel decreto annullato ci sono macroscopici errori.

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