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Nicosia, casa di riposo prova a vendere un bene per "sopravvivere"

Il consiglio di amministrazione della casa di riposo ha programmato una seconda asta per il feudo di Mentina: la vendita considerata «urgente» per salvare l’ente

NICOSIA. Rimane “urgente ed indispensabile”, per la sopravvivenza della casa di riposo Barone Di Falco, vendere il feudo di Mentina. Il Cda dell’ente benefico dopo la prima battuta d’asta, che ha avuto un solo partecipante per un lotto venduto, ha programmato la seconda asta. Programmate anche altre due battute con una riduzione del 10% su ogni asta per una riduzione complessiva del 30% sul valore originario della vendita da cui l’Ipab contava di recuperare 2 milioni di euro.

«Diverse sono state le disponibilità ad acquistare all'ultima asta da parte degli affittuari a cui – spiega il presidente del Cda Nicola Mazza - si è data la disponibilità ad avere i tempi tecnici anche per eventuali mutui agrari. Il diritto di prelazione – assicura - sarà sempre rispettato per tutti gli aventi diritto». Il feudo di Mentina è stato messo all’asta per tamponare ai numerosi debiti, circa 300 mila euro, che arrivano da passate gestioni. A volere la casa di riposo fu il barone Bernardo Di Falco che, morto nel 1903, lasciò tutti i suoi beni per la costituzione di un’opera di assistenza agli anziani.

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