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Economia in crisi ad Enna, la Banca d'Italia ha lanciato l'allarme

La fragilità dell'economia locale dell'intero territorio ennese oltre che dalla percezione che chi vive in questo tratto di Isola ha ogni giorno e dopo l'allarme lanciato più volte dalle associazioni di categoria, adesso viene certificato dai dati diffusi dalla Banca d'Italia sullo stato di salute degli istituti bancari nel nostro Paese. Sono i dati relativi ai rilevamenti del 2018.

Nell'ennese dal 2017 al 2018 si sono persi 2 sportelli bancari, sono aumentati i depositi e sono diminuite le richieste di prestiti, chiaro segnale di una contrazione degli investimenti anche di quelli privati perché aumentando l'emigrazione soprattutto delle fasce giovanili si comprano inoltre meno case per abitazione.

Nell'ennese intanto su 20 Comuni che componevano la Provincia e che oggi fanno parte del Libero consorzio comunale di Enna, solo 17 sono serviti da banche e tre, Cerami, Sperlinga e Villapriolo, non possono contare su servizi bancari in loco ma devono fare riferimento ai Comuni vicini e solo in due casi i residenti possono contare su uno sportello bancomat. In totale gli sportelli bancari presenti comunque nel 2018 sono stati 54, mentre nel 2017 erano 56. Se ne perdono due ma comunque il dato è uniforme a quanto avviene complessivamente in Italia, dove le banche sono in netto calo. In Totale, nel giro di un anno, l'Italia ha perduto 2 mila sportelli bancari.

Il comparto bancario presente nell'ennese nel 2018 ha dato da lavorare a sole 262 persone in tutto il territorio rispetto alle 277 del 2017. Poi il territorio può vantare in loco una sola Banca territoriale, la banca di credito popolare La Riscossa di Regalbuto, mentre le filiali di Bcc, anche non locali, sono in totale 15. Nessuna banca internazionale è invece presente nel territorio ennese.

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