ENNA. Quando sembrava che tutto andasse con il vento in poppa e che otto Comuni del Messinese fossero ben decisi di aderire al Libero consorzio di Comuni dell'Ennese ecco la doccia fredda. Con un responso tanto incredibile quano inequivocabile, 1.100 i no e 146 i si, i cittadini di Capizzi respingono l'ipotesi di lasciare la provincia dello Stretto. Linea diversa ma soluzione quasi analoga per Mistretta con il primo cittadino che sospende la procedura per l'adesione al consorzio Ennese in attesa che l'Ars legiferi in merito.
La vicenda è seguita costantemente da Massimo Greco nella doppia veste di chi per vent'anni è stato in prima fila nella politica provinciale ed oggi la scruta da studioso delle dinamiche amministrative. In questo periodo sta infatti sviluppando uno specifico progetto di ricerca promosso dall'università Kore.«Era prevedibile che la macchina benchè avviata s'inceppasse. Innanizitutto perchè la legge regionale è un pasticcio e il referendum mal si concilia con lo spirito consortile dei Comuni. Questi devono liberamente associarsi per esercitare collegialmente funzioni amministrative di area vasta».
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