ENNA. Bloccato per cinque mesi al Comune il processo di stabilizzazione dei precari. Lo ha stabilito, settimana scorsa, una determina del segretario generale Giuseppe Scalisi dopo averne parlato con il sindaco Paolo Garofalo. La decisione è stata presa dal vertice amministrativo di palazzo di città per attendere il “completamento dell’iter della legge nazionale di stabilità del 2015”.
Infatti nella stessa normativa è previsto per gli enti l’obbligo della ricognizione dei posti liberi in organico da destinare alla ricollocazione del personale interessato ai processi di mobilità. In particolare, sotto la lente d’ingrandimento tre commi della legge: 423, 424 e 425. Questi stabiliscono che un decreto ministeriale, entro 60 giorni dalla pubblicazione della normativa, stabilirà i criteri per le procedure di mobilità.
Il secondo comma obbliga invece gli enti locali a destinare risorse per l’immissione in ruolo dei vincitori di concorso o per la ricollocazione delle unità soprannumerarie destinatarie ai processi di mobilità. Infine l’ultimo comma stabilisce che le assunzioni a tempo indeterminato possono avvenire solo dopo il completamento delle procedure di mobilità e «le eventuali assunzioni effettuate in violazione, sono nulle».
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