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Crisi idrica nell'Ennese, i grillini: "Siciliacque paghi i danni"

ENNA. Il Movimento 5 Stelle ennese è determinato nell’avviare una campagna fra i sindaci del territorio per citare in giudizio Siciliacque, rea, secondo i penta stellati, di aver causato un danno nei confronti degli utenti. Tale danno è stato ravvisato nella persistente mancanza di acqua per circa una settimana. Poi non appena il flusso è tornato a scorrere negli acquedotti cittadini il liquido è stato dichiarato dai sindaci non utilizzabile per fini potabili ma solo igienici.

Insomma le difficoltà nella settimana passata sono state tante e i 5 stelle vogliono portare Siciliacque in tribunale con varie denunce dei primi cittadini tramite l‘Ato idrico. Per fare questo hanno dato mandato al sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua di coinvolgere i 19 colleghi dell’ennese. La decisione è stata presa sabato scorso a conclusione della riunione dei Meet Up dei movimenti penta stellati della provincia.

L’interruzione del servizio idrico in gran parte del territorio d’ambito è stato dovuto ad un guasto dell’impianto di potabilizzazione della diga Ancipa gestita appunto da Siciliacque. Per i 5 stelle «i diritti degli utenti devono essere tutelati dall’ente di controllo, cioè l’Ato idrico attualmente in liquidazione e guidato dal commissario straordinario Giovanni Corso» che in atto guida pure l‘ex Provincia. Ecco perché l’assemblea ha dato mandato all’unico sindaco penta stellato del territorio provinciale, Bevilacqua di Pietraperzia.

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