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La lupara sotto la tonaca, identikit del frate arrestato a Enna per spaccio

Rosario Maria Buccheri, 59 anni, francescano, è un ex carabiniere. In convento trovati un fucile a canne mozze, una pistola, munizioni, un passamontagna e 35 mila euro in contanti

Era cappellano del carcere di Enna, da meno di un anno, Rosario Maria Buccheri, 59 anni, frate francescano, arrestato mentre consegnava un panetto di hashish a un detenuto. Fra Buccheri è un ex carabiniere ordinato a 39 anni, nel 2002, dal cardinale Salvatore De Giorgi a Palermo.

Il frate, che in questi 20 anni era stato nei conventi dei frati minori conventuali a Termini Imerese ed Alcamo, era stato incaricato cappellano del carcere di Enna nei primi mesi del 2022 dal vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana.

Da circa un anno fra Buccheri viveva con i frati minori di Enna ed è nella cella del suo convento che la Polizia penitenziaria, che ha condotto le indagini sulla presenza di droga nel carcere ennese concluse con l’arresto in flagranza, ha rinvenuto un fucile a canne mozze, una pistola molte munizioni, un teaser, un passamontagna e 35 mila euro in contanti.

Negli ultimi mesi all’interno dell’istituto penitenziario di Enna era stata alzata la guardia dopo la scoperta di stupefacenti in possesso dei detenuti. I controlli a sorpresa con le perquisizioni delle celle si erano intensificati ed avevano portato al sequestro, oltre che di droga, anche di qualche cellulare. Appostamenti e discrete osservazioni si sono conclusi con l’irruzione degli agenti della polizia penitenziaria di Enna, del Nucleo investigativo centrale e di quello cinofilo dello stesso Corpo, in una cella dove il cappellano era entrato, proprio mentre consegnava al detenuto il panetto di hashish, che aveva introdotto in carcere.

Sulle armi sequestrate all’interno del convento, nella stanza di Buccheri, saranno adesso effettuate le analisi balistiche e comparative per accertare se sono state utilizzate in fatti criminosi.

«Il vescovo Gisana si legge sul sito istituzionale della diocesi, si legge: esprime il suo rammarico e dolore per la triste vicenda che vede coinvolto un uomo di Chiesa. Confida nell’operato della giustizia perchè presto si possa fare chiarezza».

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