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Il tesoro di Morgantina: petizione per bloccare il ritorno a New York

Per rivedere gli accordi internazionali che prevedono il prestito quadriennale del tesoro

AIDONE. L'Archeoclub torna a bussare alle istituzioni italiane per chiedere che il «Tesoro di Morgantina» non torni di nuovo a New York e denunciare il «silenzio assordante» sulla questione della Regione Siciliana. Una petizione firmata da cittadini, studiosi dell'arte ed amanti dei beni culturali chiede una revisione degli accordi internazionali che prevedono il prestito quadriennale del tesoro greco, di recente restituito alla comunità locale ed esposto al museo regionale di Largo Trupia. Si teme che i reperti possano non affrontare lo stress da trasloco «atlantico» e rimanere danneggiati. La questione è stata posta dall'Archeoclub a tutti i livelli istituzionali con una lettera aperta inviata via raccomandata.

«Purtroppo il ministro Dario Franceschini e il presidente Rosario Crocetta non hanno ritenuto opportuno fino ad ora dare una risposta qualsivoglia alle problematiche evidenziate», dice Alessandra Mirabella, presidente dell'Archeoclub "Aidone-Morgantina", la quale non si spiega come mai non sia stata organizzata una conferenza di lavoro per affrontare la questione. Trafugati dai tombaroli diversi decenni fa e poi finiti attraverso una serie di passaggi al Met della Grande Mela, i reperti, conosciuti anche come «Il tesoro di Eupolemo», nel 2006 sono stati restituiti ad Aidone. L'accordo siglato per la restituzione, però, ha come contropartita la clausola quarantennale del prestito periodico: in pratica per i prossimi 40 anni gli Argenti dovranno fare la spola attraverso l'Atlantico, quattro anni di esposizione ad Aidone e quattro al Met di New York, il Metropolitan Museum of Art della Grande Mela.

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