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Chiusura della Prefettura di Enna, «insorge» il Consiglio

La chiusura della Prefettura è prevista per il 2016. Garofalo: «È la resa dello Stato nei confronti della criminalità organizzata». Il Consiglio comunale: «Viene messa in gioco l’intera identità territoriale dell’Ennese»

ENNA. «Senza la Prefettura viene messa in gioco l’intera identità territoriale dell’Ennese». È questo l’appello lanciato ieri da un Consiglio comunale preoccupato per le indiscrezioni che arrivano da Roma sulla chiusura della Prefettura nel 2016. Il presidente del consiglio Maurizio Bruno, insieme ai capigruppo, con una seduta straordinaria ha ribadito quanto «sbagliato sia il percorso dell’allontanamento dallo Stato». Alla seduta hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni dell'Ennese nonché i parlamentari Mario Alloro, Luisa Lantieri e Maria Greco. Tutti hanno fatto quadrato a difesa della Prefettura.
Tra l’altro il provvedimento che dovrebbe diventare esecutivo a breve cancellerebbe 21 prefetture in Italia e la sola siciliana a venire soppressa sarebbe quella ennese. Dal parlamentare nazionale Maria Greco l’impegno a sostenere il sindaco Paolo Garofalo a Roma in questa difesa.

Il primo cittadino incontrerà il ministro degli Interni, Angelino Alfano, martedì, al quale consegnerà l’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale all’unanimità. Garofalo ha sottolineato che «con questo ordine del giorno in mano mi sento più forte, più pronto a mostrare le nostre ragioni al ministro Alfano al quale dirò che chiudere una Prefettura non è chiudere un qualsiasi ufficio. È la resa dello Stato nei confronti della criminalità organizzata».

 

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