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L'Oasi di Troina silura il direttore generale Volante: «La fiducia è venuta meno»

Claudio Volante

«Il Consiglio di amministrazione dell’Irccs Associazione Oasi Maria SS. di Troina, a seguito della seduta del 28 febbraio scorso, ha condiviso la necessità di revocare con effetto immediato l’incarico all’avvocato Claudio Volante come direttore generale dell’Istituto». È la nota che si legge nel sito internet dell’Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico per il ritardo mentale e l'involuzione cerebrale senile.

«La decisione della revoca avviene in quanto è venuta meno la fiducia nei suoi confronti, a seguito delle sue azioni in chiaro contrasto con gli indirizzi strategici del Consiglio d’amministrazione, e che hanno creato situazioni non in linea con la missione dell’Opera», prosegue la nota dell’istituto.

Si apre un periodo transitorio fino alla nomina del nuovo direttore generale. «In questo periodo - aggiunge la nota - ad assumere ad interim la funzione di direttore generale, è il presidente dell’Istituto, don Silvio Rotondo, che lavorerà perché non ne risenta in alcun modo il cammino dell’Oasi, che da quasi 70 anni opera per il benessere dei più deboli e delle loro famiglie, nel pieno rispetto della legalità. Il presidente avvierà, con immediatezza, i contatti con l’assessore regionale per la salute, affinché si provveda alla nomina del nuovo direttore generale, secondo quanto stabilito dall’accordo convenzionale», conclude il documento dell’Istituto.

«Diciamolo con franchezza: il rischio è che adesso inizi una fase di assoluta preoccupazione per il futuro dell’Oasi», dichiara Elena Pagana, deputato all’Assemblea regionale siciliana. «È indispensabile - aggiunge - che si faccia presto chiarezza perché la esposizione debitoria verso l’erario (e non solo) e la condizione generale dell’Ente merita un approfondimento che auspico venga esperito al più presto». Pagana si dice stupita dalla «circostanza che circoli sulla rete l’invio dell’informazione della nota di revoca del direttore dalla mail di una società di proprietà dell’Oasi stessa. Si tratta di una circostanza che induce ad una più articolata riflessione e che auspico venga chiarita nelle prossime ore». Per Elena Pagana «la situazione dell’Istituto, in passato gravemente compromessa sul fronte economico e finanziario è stata risolta con una convenzione che prevede 500 milioni di euro in 10 anni e la nomina di un direttore generale. Questo improvviso atto di revoca, rischia di creare preoccupazioni ben comprensibili, tra le famiglie degli utenti dell’Irccs e tra i lavoratori della struttura. Dopo tutti gli sforzi compiuti dalla Regione per salvare una istituzione che è nel cuore dei cittadini e che svolge una funzione sociale e sanitaria importante, mi auguro - conclude - che ogni iniziativa sia stata soppesata è assunta nel rispetto delle regole e in piena coscienza».

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