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Enna, emerge una necropoli nella zona Mulino a Vento

Pinella Filippa Marchese

Continuano ad emergere altri reperti nella zona Mulino a Vento, dove a partire da maggio scorso durante gli scavi di posa in opera della condotta idrica sono state ritrovate delle sepolture. Fino ad ora sono in totale dieci gli scheletri ritrovati, infatti ai quattro rinvenuti nel mese di maggio scorso se ne sono aggiunti altri sei poco distanti dai primi, sempre nella stessa area. Si tratta di una vera e propria scoperta archeologica che apre, sebbene l'attività di studio è solo nella primissima fase, una nuova finestra sulla storia antica della città di Enna.

"Siamo in una fase di studio - spiega l'archeologa Pinella Filippa Marchese, dirigente della Sezione per i beni archeologici della Soprintendenza di Enna - ed oltre al lembo di necropoli rinvenuto a maggio in via Ragusa, con 4 deposizioni di cui una a decubito laterale e le altre a decubito dorsale, è stato rinvenuto un'altro lembo, ipotizziamo della stessa necropoli, in piazza Santa Sofia".

Ed è proprio in piazza Santa Sofia che al momento procede lo scavo che è stato attivato dopo che i lavori della rete idrica fecero emergere un primo scheletro. Mentre i tecnici lavoravano con loro c'era l'archeologa Rossella Nicoletti che lavora per AcquaEnna, la società che gestisce nell'ennese il servizio idrico integrato. È fu proprio la Nicoletti a fermare subito i lavori e avvertire la magistratura, le forze dell'ordine e la Soprintendenza di Enna che si è subito attivata per capire meglio di cosa si trattava.

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